I post di “Tempo di Avvento” vogliono essere occasione di riflessione in questo significativo momento di preparazione all'incontro col Signore.
Scritti da dAngelo, verranno pubblicati ogni venerdi di questa prima tappa dell'anno liturgico.
«Oggi la luce risplende su di noi». Il ritornello del Salmo Responsoriale della messa del mattino riprende per noi il contenuto dell’annuncio dell’Angelo ai pastori di Betlemme: «Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore» (Lc 2, 11). Il Signore è presente. Da questo momento, Dio è veramente un “Dio con noi”. Non è più il Dio distante, che, attraverso la creazione e mediante la coscienza, si può in qualche modo intuire da lontano. Egli è entrato nel mondo. È il Vicino. Il Cristo risorto lo ha detto ai suoi, a noi: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Per voi è nato il Salvatore: ciò che l’Angelo annunciò ai pastori, Dio ora lo richiama a noi per mezzo del Vangelo e dei suoi messaggeri. È questa una notizia che non può lasciarci indifferenti. Se è vera, tutto è cambiato, essa riguarda anche me. Allora, come i pastori, devo dire anch’io:Voglio andare a Betlemme e vedere l’avvenimento che lì è accaduto. Il Vangelo non ci racconta senza scopo la storia dei pastori. Essi ci mostrano come rispondere in modo giusto a quel messaggio che è rivolto anche a noi. Che cosa ci dicono allora questi primi testimoni dell’incarnazione di Dio? Richiamiamo due insegnamenti che ci vengono da questi personaggi del presepio:
- Dei pastori è detto che essi erano persone vigilanti e che il messaggio poteva raggiungerli proprio perché erano svegli. Noi dobbiamo svegliarci, perché il messaggio arrivi fino a noi. Dobbiamo diventare persone veramente vigilanti.
- I pastori poi si affrettarono – senza indugio. Nella nostra vita ordinaria le cose non stanno così. La maggioranza degli uomini non considera prioritarie le cose di Dio, esse non ci incalzano in modo immediato. E così noi, nella stragrande maggioranza, siamo ben disposti a rimandarle. Prima di tutto si fa ciò che qui ed ora appare urgente. Nell’elenco delle priorità Dio si trova spesso quasi all’ultimo posto. Dio invece è importante, la realtà più importante in assoluto nella nostra vita. Proprio questa priorità ci insegnano i pastori.
per ulteriori approfondimenti: http://www.monasterodibose.it/content/view/99/26/1/0/lang,it/
dAngelo